Anima
La morte ha un odore di selvatico
più delle lacrime cadute a terra prematuramente,
seminate di speranza e di sorgenti
con accanto le mostrine incanutite di poveri soldati
caduti in guerra e mai risorti,
come
la morte, lei penetra porta scompiglio
e in novembre, solo un vago ricordo di quell’anima
vagante che ha vagato stanca per i campi spenti.
Io e io
Credo che la vita sia il mio principale aguzzino,
e quando ci sono quelle giornate umide
e le mosche bidonate nella lordura del momento,
mi ritiro nel mio bureau di taccuini,
guardo il cielo e mi rivedo spiaccicato
su quelle lente nuvole stracolme d’acqua,
in quei giorni stringati di dicembre
e i cortili imbiancati come lenzuoli d’avi e di morte!
Fabio Strinati (San Severino Marche, Itália, 1983). Poeta, scrittore, aforista pianista e compositore. Ha pubblicato tre libri: Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo (2014), Un’allodola ai bordi del pozzo (2015) e Dal proprio nido alla vita (2016).
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